La bicicletta è il perfetto traduttore per accordare l'energia metabolica dell'uomo all'impedenza della locomozione. Munito di questo strumento, l'uomo supera in efficienza non solo qualunque macchina, ma anche tutti gli altri animali (Ivan Ilich).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PISU: UNA PROPOSTA ALTERNATIVA AL PROGETTO DI UN "NUOVO" TRATTO DI PISTA CICLABILE

E’ stato recentemente oggetto di pubblica discussione, e di polemiche, il progetto - inserito nel PISU - di un nuovo tratto di pista ciclabile in via Pavia. Cogliamo lo spunto per cercare di fare un po’ di chiarezza sulla questione, e di formulare una proposta alternativa.

 

Innanzitutto, per essere precisi, non si tratta di una nuova pista ciclabile, in quanto nel tratto previsto una pista ciclabile - seppure in pessimo stato - c’è già.

Bisogna poi dire, con chiarezza, che una pista ciclabile - di 700 metri - che non porta da nessuna parte non ha alcun senso. E’ inutile. Come è dimostrato del resto dalle sue attuali condizioni: nessuno la usa, quindi a nessuno interessa che sia manotenuta, quindi va in malora. 

Chi si sognerebbe mai di progettare una infrastruttura viaria di qualsiasi genere e di qualsiasi destinazione d’uso senza prevedere un punto di partenza e uno di arrivo. Perché allora per una infrastruttura destinata alle biciclette (e non ai treni piuttosto che alle auto) è possibile?

 

Lasciando da parte le polemiche, come associazione, proponiamo che - in alternativa al progetto presentato, ma a quanto pare non ancora definitivo - si pianifichi l’intervento con una vista più ampia:

si rimetta in sesto il tratto già esistente, (tappando i buchi, allargando le strettoie, togliendo i cassonetti, eliminando i salti..)

e quindi si progetti e si realizzi il suo proseguimento fino alla rotonda che collegherebbe così la nuova infrastruttura a via dei Preti.

 

In questo modo si conseguirebbero alcuni obiettivi importanti.

 

Il primo: completare l’anello ciclabile, di grande rilevanza sia dal profilo della mobilità urbana che da quello dello sviluppo turistico, tra i ponti sul Tanaro.

 

Il secondo: mettere in sicurezza uno dei tratti attualmente più critici  della “Greenway delle due Cittadelle” (che proseguirebbe così poi in sicurezza lungo via Porcellana): una proposta FIAB, su cui i sei comuni coinvolti stanno già lavorando, che connette Alessandria e Casale su strade secondarie.

 

Il terzo: collegare, finalmente attraverso un percorso sicuro, la città con il sobborgo di San Michele. Il nuovo percorso ciclabile si raccorderebbe infatti attraverso via Loreto con il recente sovrappasso ferroviario di via Otello Finzi, rendendo così possibile raggiungere San Michele senza dover percorrere la pericolosissima SS31.

 

Il quarto: collegare in sicurezza la città agli uffici della Motorizzazione Civile 

 

Rendiamo pubblica questa nostra proposta inviandola a media ed istituzioni interessate. Speriamo venga presa in considerazione da chi decide: chiediamo venga valutata senza pregiudizi, nell’ottica delle sue possibili ricadute positive per la città.

 

 

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